Adelaide 1986. Un articolo su una gara che è passata alla storia per ben altri motivi, non può avere un titolo del genere direte voi. I protagonisti di quel confronto furono ben altri, la posta in palio il titolo piloti. Certo, fu una stagione fuori norma, spettacolare, con equilibri che si assestavano e definivano di gara in gara. Combattuta sostanzialmente a tre. E tra questi non c’era Rosberg. Anzi, per essere precisi, soltanto due avevano serie possibilità di trionfare alla fine dei giochi : Mansell e Piquet. Ecco perchè la vittoria di Prost , rocambolesca, fece e fa scalpore ancora oggi. Le statistiche dicono che quello fu un mondiale buttato al vento dalla Williams, proprio come nel 1981. Allora ad avvantaggiarsene fu la Brabham di Piquet. In quella nuova occasione propizia che il destino mise davanti, invece, fu proprio il brasiliano una delle vittime sacrificali del fato. Le statistiche. Fredde, scarne. Riportano a chiare lettere anche un altro dato abbastanza notevole: Prost campione per la seconda volta consecutiva.
Rubriche
Travel to Monaco – Che mondo sarebbe senza Red Bull?
Storicamente ( si fa per dire, visto che la Red Bull ha debuttato nel 2005 ), il Gp di Monaco è sempre stato il Gran Premio “magico” per i bibitari austriaci. Montecarlo, terra di soldi belle donne e party lungomare, ha regalato nel 2006 il primo podio alla squadra di Mateschitz, in un gran premio a dir poco rocambolesco ( quello in cui Schumacher fu retrocesso in fondo alla griglia, ricordate? ). Comunque, più che per quest’ impresa, la Red Bull è apprezzata nelle vie del principato ( e non solo )per il suo stile molto friendly e sostanzialmente “Fancazzista” che esibisce con orgoglio per il paddock del Circus….
Vane22a’s world:”Il Glamour di Montecarlo”
La Formula 1 senza il Gran Premio di Monaco, non sarebbe più la Formula 1. Il più glamour, il più “people”, il più “jet set” di tutti i GP della stagione, Montecarlo è senza dubbio un incredibile appuntamento mondano frequentatissimo dai VIP, ma è anche e soprattutto, la più entusiasmante tra le corse cittadine.
15 Maggio 1986- Addio Elio..
“He drove racing cars with the same natural fluidity, feel and precision as he played classical music on the piano..”
Jo Ramirez fu al fianco di Elio, quando il pilota romano si affacciò sulle scene della F1. I tempi della Shadow sono lontani, ma il messicano ha dei ricordi indelebili del suo rapporto di amicizia , oltre che professionale, con De Angelis. Ecco il suo ricordo.
“Elio assomigliava sotto molti aspetti , nel suo modo di essere, a Francois Cevert , un ragazzo puro, di sani valori, e un eccellente pilota. Anch’egli molto sfortunato. Mi ricordo il giorno in cui firmò il contratto per correre la sua prima stagione con la Shadow : uscimmo la sera per celebrare l’evento a dovere,e ci recammo in un “coffee shop” a Northampton. Il locale si chiamava “Cagney’s” . Mangiammo hamburgers e patatine! Nonostante tutto il benessere e la ricchezza in cui navigasse, Elio era un ragazzo con i piedi piantati per terra . Delle volte veniva ospite a casa da me e ci dilettava con il pianoforte, proprio come Francois. Era specializzato nel comporre e suonare musica classica.
Tecnicamente parlando:”Le sospensioni”
La guidabilità di una vettura di Formula 1 è altamente influenzata dalla rigidezza delle sospensioni. Per queste vetture, le sospensioni sono estremamente più rigide rispetto alle comuni vetture da strada.
Nessuno è perfetto?
Valentino Rossi e Michael Schumacher, due persone cosi diverse e pure cosi simili. Entrambi nella loro formidabile carriera sono riusciti ad abbattere qualsiasi record gli si ponesse davanti, tanto da far sembrare la cosa molto semplice, un gioco da ragazzi, per due extra-terrestri come loro. Parliamo di due campioni con la C maiuscola, due esseri perfetti…o quasi.
New generation:”Uno scozzese d’altri tempi”
Finalmente siamo giunti ad un’altra puntata di new generation ed il protagonista di questa settimana è il vincitore della gara del Lausitzring, Paul Di Resta. Nonostante i festeggiamenti e le tante occasioni in cui ha potuto dettare legge in questo campionato, la carriera dello scozzese poteva cambiare radicalmente.
Muso alto o muso basso?
Prima dell’inizio della stagione 2008, guardando le fotografie delle varie vetture, mi sono resa conto di quanto queste siano molto simili tra loro. Tutte hanno, all’incirca, lo stesso numero di ali ed alette, eccetto in qualche caso, tutte hanno alettoni molto simili, sia anteriori che posteriori, ma una grande differenza, su cui il regolamento ancora non ha posto troppe restrizioni, riguarda l’altezza del muso da terra. Guardando le foto mi sono accorta come McLaren e Renault, per esempio, abbiano scelto di abbassare il muso della vettura il più possibile, al contrario Honda e BMW Sauber hanno optato per un muso alcuni cm più alto.
Qual’è il vero motivo delle tre soste Mclaren?
La strategia, una delle cose piu intriganti della formula 1, la variabile che rende il Gp piu pepato, che ci illude che quella determinata scuderia stia andando piu forte degli altri o che sia in difficoltà a seconda delle scelte. E il caso della Mclaren Mercedes, che Domenica per evitare un eccessivo deterioramento delle gomme ha puntato su una strategia a tre soste.
Formula 1 – Le pagelle del GP di Turchia
Riportiamo qui le valutazioni riguardanti l’ ultimo GP di Turchia.
Ferrari: voto 10. I fatti parlano chiaro: vittorie ( con entrambi i piloti ), pole, giri veloci, velocità di punta, costanza in gara. Il momento di forma del team di Maranello è eccezionale, e per il momento non si prevedono rapidi capovolgimenti di fronte. Il disastroso GP d’ Australia è ormai lontano. Bravi!
Mclaren: voto 7.5. Il team di Woking si riscatta cogliendo un ottimo secondo posto, tenendo in sospeso fino all’ ultimo le sorti del GP. La tattica delle tre soste ha sicuramente pagato, e chissà cosa sarebbe successo se Kovalainen non avesse avuto l’ inconveniente al via… In ripresa.