Probabilmente non l’avrà vista nessuno, distratto dal clamore della Formula 1, ma questa 12 ore di Sebring ha fatto veramente tremare i cuori degli appassionati. Accade una notte, perfetta, controllata dalle mani del destino e quindi incorruttibile da forze esterne, in cui ad un uomo deve andare tutto perfetto. Sabato era la notte di Romain Dumas, di Emmanuel Collard, di Timo Bernhard, di Roger Penske, isomma: della Porsche.