Indycar- 500 Indy- Curiosità e statistiche della 92esima edizione

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Scott Dixon ha vinto la sua prima Indy 500 dopo sei tentativi. Questa è la sua dodicesima vittoria in carriera nella Indycar Series /IRL e la sua seconda nel 2008 dopo Homestead.

Questa è stata la prima vittoria nella 500 Miglia per Ganassi. Il record appartiene a Roger Penske con quattordici, poi Lou Moore con cinque. Ganassi aveva trionfato con Montoya nel 2000 ed era co-proprietario della vettura di Fittipaldi nel 1989.

Questa è stata la quarta volta che una vettura con il numero nove ha vinto ad Indianapolis 500. L’ultima volta proprio con Montoya nel 2000.

Dixon è il primo neozelandese a vincere la prestigiosa gara.

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Indycar- 500 Indy- Come è dolce il latte di Indy

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Momenti di un giorno indimenticabile. Sarà forse vero che questa ultima edizione della 500 Miglia di Indianapolis non è stata all’altezza per i duelli in gara rispetto alle recenti passate edizioni. Magari proprio perchè Hornish e Franchitti, due pietre miliari dello sport motoristico d’oltreoceano a ruote scoperte degli ultimi anni, non ci sono più. Sicuramente in quanto a suspence, la Indy ha regalato domenica scorsa, come del resto è sempre accaduto nelle altre edizioni che si sono disputate dal 1909 fino all’anno passato, uno spettacolo mozzafiato, che mette i brividi anche per chi guarderebbe l’evento senza minimo interesse. Perchè le tradizioni sono tali e vanno rispettate, e la Indy 500 è “la” tradizione dello sport motoristico. Perchè lo scenario pre-gara non è stato da meno rispetto al passato, e quando inizia la gara sale l’andrenalina anche a chi la guarda da casa (figuriamoci i fortunati presenti sugli spalti). Perchè anche quando per misfortune varie, escono i piloti per cui tifi, ti ritrovi lo stesso ad assistere agli ultimi giri, gli ultimi chilometri, miglia pardon, percorsi dai piloti, con un attesa snervante, desideroso di sapere chi alla fine riuscirà a trionfare. Perchè a chi vince spetta l’onore di essere ricordato nell’albo d’oro della prestigiossima gara che vale tanto quanto un campionato mondiale di F1 intero. Perchè Dixon non aveva mai assaggiato il latte dell’Indiana (o forse Chip Ganassi che se lo è scolato per primo dalla contentezza e presumiamo dalla sete anche). Tanti “perchè” ed un solo motivo, una risposta univoca e più che soddisfacente : la 500 miglia di Indianapolis è sempre la 500 Miglia. E’ la storia di una competizione che ha radici più antiche delle stesse corse “europee” moderne, e ciclicamente si ripete ogni anno e riproponendosi con una nuova linfa vitale. In particolar modo come accaduto quest’anno.

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Indycar- Indy 500:”Scott Dixon trionfa nel tempio della velocità”

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Da quando entrò a far parte della IRL nel lontano 2003, Scott Dixon aveva due sogni in serbo per poter entrare nella storia. Uno, il campionato e lo vinse proprio nell’anno del debutto, e il secondo obiettivo è sempre stata la Indy 500.

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Indycar – Scott Dixon vince a Indianapolis

dixon-3 Indycar - Scott Dixon vince a Indianapolis

Scott Dixon si aggiudica la 92° edizione della prestigiosa 500 miglia di Indianapolis. Il pilota di Ganassi, partito dalla pole ha centrato il successo mantenendo per tutta la gara un ritmo costante ed esente da errori. Dietro di lui Vitor Meira e Marco Andretti completano il virtuale podio, solo quarto il plurivincitore della Indy 500 Castroneves. Molti i colpi di scena che hanno coinvolto i big:

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Indycar- 500 Indy- Dixon guadagna la sua prima pole a Indy!

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Scott Dixon partirà dalla pole nella novantaduesima edizione della 500 miglia di Indianapolis. E’ la sua prima volta davanti a tutti nella gara dell’Indiana, e per quest’anno, dove sta dimostrando finalmente continuità in campionato, è sicuramente il miglior modo di iniziare la prestiogiosa gara. Questa infatti è la sua terza pole stagionale e la terza anche per Ganassi Racing.

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New generation:”La voglia di tornare alla ribalta”

00_reid.thumbnail New generation:"La voglia di tornare alla ribalta"

Possibile che una terra così affascinante come la Nuova Zelanda, non viene citata come una delle nazioni più importanti nell’ambito del motorsport? Girando per il web, ho notato che la maggior parte degli appassionati della stessa nazione, conoscono a malapena chi sono Scott Dixon, Brendon Hartley, Johnny Reid.

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Indycar- 500Indy- Dopo la pioggia nel “Fast Friday” il nome di rilievo è Dixon

indycar-2008-ind-kd-0449 Indycar- 500Indy- Dopo la pioggia nel "Fast Friday" il nome di rilievo è Dixon

Dopo aver perso due giorni a causa della pioggia, i piloti sono tornati a girare ad Indianapolis per una sessione breve di prove. Dixon ha fatto registrare il miglior crono con un giro alla velocità media di 226.968 miglia orarie , prima che la pioggia iniziasse a cadere copiosa verso le tre pomeridiane. “E’ stata dura fare un giro assolutamente pulito, forse ne ho fatti due in tutta la giornata”- le parole del pilota Ganassi. La sessione, inizialmente prevista di sei ore (da mezzogiorno fino alle quattro di sera locali) è stata abbreviata di circa due ore. Mentre il più veloce delle ultime libere disputatesi , Marco Andretti, ha corso alle media di 225 mph nel suo primo stint di sei giri, migliorandosi fino a giungere alla soglia del 226.800 – “La vettura è stata consistente fin dall’inizio, iniziare cosi’ la giornata è molto positivo, speriamo di non avere intoppi domani”. La AGR ha piazzato i suoi piloti nelle prime otto posizione, con Kanaan terzo , Mutoh quinto e Danica ottava.

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Indycar-Kansas commenti dopogara- Ganassi-HVM

indycar Indycar-Kansas commenti dopogara- Ganassi-HVM

GANASSI

La Chip Ganassi nella gara di Kansas, la Road Runner Turbo Indy 300, è sembrata la squadra meglio assortita, con una vettura altamente prestazionale. Tuttavia non è stata doppietta come ampiamente prospettato dopo le libere, qualifiche. Il team Target infatti è stato al comando per buona parte della corsa , ma Dixon ha dovuto cedere a seguito di una caution verso la fine, e dal gruppo è riuscito a risalire fino alla terza posizione. Wheldon è alla sua prima vittoria quest’anno, la seconda per la squadra dopo la bandiera a scacchi di Dixon ad Homestead nell’esordio stagionale. In cinque gare ci sono stati ben cinque piloti differenti sul gradino più alto del podio. Il distacco da Kanaan, rimasto costantemente negli ultimi venti giri a soli quatto decimi dal britannico, alla fine è risultato di ben due secondi per colpa di difficili doppiaggi in cui sono stati coinvolti la Dale Coyne di Moraes e la Vision di Carpenter. Wheldon è il primo pilota a trionfare per due volte qui in Kansas, non era successo nei sette anni precedenti.

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Indycar: Kansas gara- Wheldon vince nonostante un eroico Dixon

indycar-2008-kan-tm-0122 Indycar: Kansas gara- Wheldon vince nonostante un eroico  Dixon

Ci sono almeno cinque piloti che meritano l’attenzione nel dopo gara della Indy 300 di Kansas, quinto appuntamento stagionale del campionato Indycar Series 2008. Tra questi sicuramente c’è Wheldon che va a vincere prendendo il comando dopo la quarta caution generata da una toccata a muro di Buddy Rice verso il centosessantesimo giro. Per il britannico un record: fino ad oggi nessuno era riuscito a bissare un successo su questo ovale da un miglio e mezzo, per il pilota della Ganassi invece, dopo la vittoria l’anno scorso arriva il trionfo anche quest’anno, in circostanze del tutto diverse e particolari. Allora era stato lo stesso driver a dominare letteralmente la gara, domenica scorsa invece è stato il suo compagno di squadra Dixon a tenere le redini per quasi tutto il gran premio. E proprio l’australiano è stato autore di una rimonta grintosa dall’ottava posizione negli ultimi venti giri di corsa, quando , rimasto invischiato nel traffico susseguitosi alla tornata dei box dopo l’incidente del pilota della Dreyer&Reinbold, ha saputo destreggiarsi con grinta e carattere tra Mutoh,Andretti,Servia, Briscoe e Castroneves. Il suo distacco dai primissimi , Kanaan e Wheldon però è rimasto invariato sull’ordine dei quattro secondi nonostante le alte velocità raggiunte di 213 miglia orarie quando si trovava in terza posizione con ormai soltanto una manciata di giri da percorrere.

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Indycar: Kansas- libere e qualifiche: duopolio Wheldon-Dixon

 

dixon Indycar: Kansas- libere e qualifiche: duopolio Wheldon-Dixon

La gara del Kansas di fine aprile fa segnare due debutti importanti nella stagione 2008: Thomas Scheckter con il team satellite della Penske, la Luzco Racing, dalla livrea giallo-nera, mentre Camara Nieto prende il posto nella Conquest Racing che è stato fino alla gara di Long Beach dell’ottimo Perera. Andiamo ad analizzare l’andamento delle libere e delle qualifiche del fine settimana.

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