Si stanno svolgendo a Indianapolis dei test sul nuovo circuito dedicato al motomondiale, di scena i vari collaudatori o piloti delle filiali americane per dare la possibilità ai gommisti di raccogliere quanti più dati possibili sullo sviluppo di penumatici adatti a questo appuntamento.
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Indycar- Milwaukee Mile:”La prima di Briscoe”
Ryan Briscoe ha vinto ieri notte la Milwaukee Mile 225, riuscendo a trionfare per la prima volta in assoluto nella Indycar Series. L’australiano, che è stato il collaudatore della Toyota per diversi anni, era partito undicesimo ma alla fine, quando oramai si era oltrepassato i 2/3 di gara, ha approfittato di un rallentamento di Dixon e presa la testa della gara, non ha più mollato il primato fino al traguardo.
Cosa c’è in Tv?:”Dove si corre il 24-25 Maggio”
Ecco il palinsesto di Radio Box per questo week-end ricco di motorsport che avrà come protagoniste: la 24 ore del Nurburgring, Wsr, F1, Gp2 e anche la mitica Indy 500.
Cosa c’è in tv?:”Dove si corre il 17-18 Maggio”
Si avvicina l’estate, la primavera è nel suo massimo splendore come anche il motorsport. Wtcc, Fia Gt, Motogp, Wrc, Dtm saranno le assolute protagoniste a partire da oggi, per poi avere il massimo domani, quando la Tv accenderà i motori come lo faremo noi nelle nostre case.
Indycar: Townsend Bell trova un ulteriore sponsor
“Emu Australia” ha firmato un contratto di sponsorizzazione per la vettura n.23 Dreyer &Reinbold affidata quest’anno a Townsend Bell, uno dei piloti impegnato part-time nella corrente stagione “Indycar Series”. Lo sponsor sarà ven visibile sulla livrea della vettura per ora in due appuntamenti a Milwaukee e a Surfer’s Paradise, se quest’ultima gara verrà disputata ad ottobre dopo la fine del campionato. “William Rast” sarà lo sponsor primario per le restanti gare, dopo aver debuttato in questa veste già nella gara di St Petersburg.
N°5:”Spirit of America”
“Spirit of America” non è soltanto il nome di quei siluri terra a terra ideati dalla geniale mente di Craig Bleedlove per infrangere il record di velocità su terra, ma è ben altro. Tre parole, a contenere un significato che lega indissolubilmente l’identità nazionalista e patriottica di uno stato, diverso, ma allo stesso modo così pieno, esuberante di quella mentalità progressista forse accantonata troppo presto dagli europei. Lo spirito americano è tutt’altra cosa; sono anni che lo diciamo e tutte le volte, davanti alla capacità di promozione di un evento come la Daytona 500 o una Indy 500, rimaniamo folgorati da questa realtà lontana, sicuramente non copiabile perchè non intrinseca nel nostro essere, ma comunque idealizzabile.