La Conquest Racing aveva iniziato il campionato Indycar Series mostrandosi in forma rispetto alle altre scuderie “di transizione” della Champ Car. Merito del giovane pilota Frank Perera che però è stato sostituito dopo appena quattro gare per motivi di sponsorizzazione.
Sarah Fisher è riuscita a trovare un nuovo sponsor dopo l’abbandono del marchio con cui aveva ufficializzato la collaborazione per Indianapolis ed eventualmente altre gare della stagione 2008. A Maggio erano arrivati i problemi e già alla gara dell’Indiana si era presentata in extremis, ora con la “Dollar General” potrà correre anche in Kentucky e … Leggi tutto
Dopo la faticosa doppia trasferta di Andretti tra Nashville e Lime Rock, il team capitanato dal padre Michael, che detiene un’Acura Lmp2, ha scelto il giusto pilota da affiancare a Frank Montagny. Raphael Matos, brasiliano, corre attualmente in Indy Lights con buoni risultati.
Pioggia e fortuna regalano a Scott Dixon l’ennesimo successo stagionale, questa volta nel superspeedway di Nashville. Il neozelandese, performante nella parte iniziale, deve cedere la prima posizione a Tony Kanaan, che era rimasto vittima delle condizioni metereologiche anomale nella giornata di ieri. Il brasiliano regala meraviglie al pubblico del Tenessee ma quando si deve effettuare il pit stop cruciale, quello finale dove tutto si decide e non bisogna sbagliare nulla, ecco arrivare la pioggia che lui odia tanto, colei che mai gli ha regalato una soddisfazione.
Le libere a Dixon , la pole a Castroneves. Il pilota brasiliano ha conquistato la sua ventiquattresima pole position in carriera nel campionato IRL-Indycar Series, estendendo cosi’ il suo ruolino personale per quanto concerne il record di essere partiti davanti a tutti almeno una volta, per ben sette anni di fila. Danica Patrick invece si riscatta dalle prestazioni opache partendo in prima fila accanto alla Penske numero 3.
Ancora Scott Dixon (che corre con livrea speciale sponsorizzata dalla Energizer) in testa, stavolta nelle libere 2. Questo è il responso della seconda tornata di prove nel superspeedway di Nashville. Il neozelandese, gira in 22.9172 secondi, un tempo di poco superiore al crono fatto registrare nella mattinata. Dietro di lui il primo rivale in ottica campionato, Castroneves, poi Wheldon e Danica Patrick che si inserisce in quarta posizione davanti al compagno di scuderia Tony Kanaan.
Nelle prime libere di Nashville Scott Dixon si dimostra il migliore girando in 22.8711 seguito dai quattro piloti della AGR, nell’ordine Kanaan, Andretti,Patrick e Mutoh. Castroneves è sesto, il pilota con più giri percorsi tra quelli dei top-teams. La Panther di Meira e la Vision Menard di Ed Carpenter si inseriscono nella top Ten, completata dal duo KV Racing.
E’ Hideki Mutoh, il pilota della Agr che finora si sta dimostrando il rookie dell’anno, a guidare il gruppo nelle prime libere di Nashville. Queste prove però hanno una peculiarità, come anche ad Indianapolis e Milwaukee, preparano i debuttanti assoluti (quelli del campionato IRL e i piloti di transizione dalla Champ Car) e servono in qualità di primo approccio alla guida nel superspeedway della gara di domenica prossima.
Il pilota Ej Viso della scuderia HVM che partecipa a questo campionato Indycar Series con una sola vettura, ha dovuto dare defezione per la prossima gara, evento che si disputerà domenica prossima a Nashville. Non per colpa di una eventuale penalità comminata dai commissari di Watkins Glen o per un ricorso portato da Meira a cognizione degli alti vertici dell’organizzazione, ma per aver contratto gli “orecchioni”.
Una corsa divertente dove la semplice regola del più forte vige ancora. In una Domenica estiva, tra caldo e F1, l’Indycar ha cercato di farsi spazio in maniera prorompente con l’appuntamento del Glen. Si, Watkins Glen, la patria delle grandi corse made in Usa da molto più di un secolo. Però ieri, nessuno ha dimenticato la storia quando ha potuto ammirare per 50 giri un certo Dixon affilare la lama contro gli avversari, per poi commettere un errore da principiante, girandosi mentre riscaldava i pneumatici in una delle tante situazioni di caution che vi sono state durante la corsa.