Tre mesi sono passati dacchè i piloti della Indycar Series hanno assaggiato, chi più chi meno, le gioie di un circuito non ovale. A luglio, nel mese caldo del campionato, in tutti i sensi, inizia la seconda parte della stagione proprio nello stradale che tanta storia porta con sè. Come consuetudine in IRL dal 2005 ormai, ci saranno sessanta giri per un tracciato che misura 3.4 miglia, non la sua conformazione di layout originaria comunque che fu usata spesso nel passato in F1.
Kanaan
Indycar- Richmond, gara.”La notte di Tony Kaaanaaan”
Tony Kanaan finalmente si è aggiudicato la sua prima corsa stagionale, sull’ovale di Richmond. Partendo dalla pole, il brasiliano ha deliziato il popolo della Virginia con una gara interpretata più con la testa che col piede. Nella notte, per chi ha avuto la fortuna di godersi 2 ore di spettacolo, la pace car è stata la protagonista assoluta, infatti ben 9 caution son riuscite a cambiare varie volte la situazione in pista ma alla fine l’unico a non sbagliare praticamente nulla è stato proprio il brasiliano dell’Andretti Green.
Indycar- Qualifiche, Richmond:”Kanaan in pole”
Sarà anche la sua stagione più sfortunata, ma Tony Kanaan non desiste, tanto che sull’ovale di Richmond stupisce tutti e si prende la pole, quella sognata da tempo, da completare con la ciliegina sulla torta, cioè la gara. Nulla ha potuto Marco Andretti che è stato autore di una sessione dotata all’attacco, senza sbagliare nulla, … Leggi tutto
Indycar- Ad Iowa un “regolare” Wheldon, ha un acuto finale
Dan Wheldon, il nome che mancava da troppo tempo in cima alle classiche finali di una gara, è tornato davanti a tutti. Il britannico vince la Indy Corn 225 edizione 2008, avvantaggiandosi dei forfaits dei suoi rivali più prossimi. Andretti Marco, che si è ritrovato per molti giri della corsa davanti a tutti ,alternandosi con la Pense numero 3 e la Andretti Green n.11, è stato alla fine fermato da un inconveniente ai box, e dopo essere risalito, non è riuscito a vincere la battaglia finale con Mutoh e Wheldon.
Indycar- 500 Indy- Come è dolce il latte di Indy
Momenti di un giorno indimenticabile. Sarà forse vero che questa ultima edizione della 500 Miglia di Indianapolis non è stata all’altezza per i duelli in gara rispetto alle recenti passate edizioni. Magari proprio perchè Hornish e Franchitti, due pietre miliari dello sport motoristico d’oltreoceano a ruote scoperte degli ultimi anni, non ci sono più. Sicuramente in quanto a suspence, la Indy ha regalato domenica scorsa, come del resto è sempre accaduto nelle altre edizioni che si sono disputate dal 1909 fino all’anno passato, uno spettacolo mozzafiato, che mette i brividi anche per chi guarderebbe l’evento senza minimo interesse. Perchè le tradizioni sono tali e vanno rispettate, e la Indy 500 è “la” tradizione dello sport motoristico. Perchè lo scenario pre-gara non è stato da meno rispetto al passato, e quando inizia la gara sale l’andrenalina anche a chi la guarda da casa (figuriamoci i fortunati presenti sugli spalti). Perchè anche quando per misfortune varie, escono i piloti per cui tifi, ti ritrovi lo stesso ad assistere agli ultimi giri, gli ultimi chilometri, miglia pardon, percorsi dai piloti, con un attesa snervante, desideroso di sapere chi alla fine riuscirà a trionfare. Perchè a chi vince spetta l’onore di essere ricordato nell’albo d’oro della prestigiossima gara che vale tanto quanto un campionato mondiale di F1 intero. Perchè Dixon non aveva mai assaggiato il latte dell’Indiana (o forse Chip Ganassi che se lo è scolato per primo dalla contentezza e presumiamo dalla sete anche). Tanti “perchè” ed un solo motivo, una risposta univoca e più che soddisfacente : la 500 miglia di Indianapolis è sempre la 500 Miglia. E’ la storia di una competizione che ha radici più antiche delle stesse corse “europee” moderne, e ciclicamente si ripete ogni anno e riproponendosi con una nuova linfa vitale. In particolar modo come accaduto quest’anno.
Indycar – Scott Dixon vince a Indianapolis
Scott Dixon si aggiudica la 92° edizione della prestigiosa 500 miglia di Indianapolis. Il pilota di Ganassi, partito dalla pole ha centrato il successo mantenendo per tutta la gara un ritmo costante ed esente da errori. Dietro di lui Vitor Meira e Marco Andretti completano il virtuale podio, solo quarto il plurivincitore della Indy 500 Castroneves. Molti i colpi di scena che hanno coinvolto i big:
Indycar- 500 Indy- Dixon guadagna la sua prima pole a Indy!
Scott Dixon partirà dalla pole nella novantaduesima edizione della 500 miglia di Indianapolis. E’ la sua prima volta davanti a tutti nella gara dell’Indiana, e per quest’anno, dove sta dimostrando finalmente continuità in campionato, è sicuramente il miglior modo di iniziare la prestiogiosa gara. Questa infatti è la sua terza pole stagionale e la terza anche per Ganassi Racing.
Indycar: Kansas gara- Wheldon vince nonostante un eroico Dixon
Ci sono almeno cinque piloti che meritano l’attenzione nel dopo gara della Indy 300 di Kansas, quinto appuntamento stagionale del campionato Indycar Series 2008. Tra questi sicuramente c’è Wheldon che va a vincere prendendo il comando dopo la quarta caution generata da una toccata a muro di Buddy Rice verso il centosessantesimo giro. Per il britannico un record: fino ad oggi nessuno era riuscito a bissare un successo su questo ovale da un miglio e mezzo, per il pilota della Ganassi invece, dopo la vittoria l’anno scorso arriva il trionfo anche quest’anno, in circostanze del tutto diverse e particolari. Allora era stato lo stesso driver a dominare letteralmente la gara, domenica scorsa invece è stato il suo compagno di squadra Dixon a tenere le redini per quasi tutto il gran premio. E proprio l’australiano è stato autore di una rimonta grintosa dall’ottava posizione negli ultimi venti giri di corsa, quando , rimasto invischiato nel traffico susseguitosi alla tornata dei box dopo l’incidente del pilota della Dreyer&Reinbold, ha saputo destreggiarsi con grinta e carattere tra Mutoh,Andretti,Servia, Briscoe e Castroneves. Il suo distacco dai primissimi , Kanaan e Wheldon però è rimasto invariato sull’ordine dei quattro secondi nonostante le alte velocità raggiunte di 213 miglia orarie quando si trovava in terza posizione con ormai soltanto una manciata di giri da percorrere.
F1-Indycar:”Barrichello con Andretti Green nel 2009?”
Era il suo unico obiettivo quello di superare Patrese e guadagnarsi l’appellativo di pilota con più presenze in F1. Ora che, a partire dal Gp di Spagna sarà suo questo record, Rubens Barrichello pensa altrove al mondo del circus. Infatti, secondo voci interessanti, si parla di un possibile passaggio nel 2009 di Rubinho nella Indycar series.
Indycar- Motegi- Kanaan complessivamente il più veloce nelle libere 1 e 2
Tony Kanaan ha fatto segnare i tempi più veloci nel primo giorno di libere del terzo appuntamento della Indycar Series 2008, denominato “Twin Ring Motegi Indy Japan 300”.La velocità media fatta registrare è stata di 200.842 miglia orarie. “E’ andata complessivamente bene, abbiamo fatto un intero giorno di allenamento e speriamo che le cose vadano per il meglio anche domani. Non sono però contento completamente per il bilanciamento della macchina. Abbiamo a disposizione ancora due giorni per migliorare e tanto lavoro da fare.”- le parole del pilota brasiliano.