Edmonton, atto terzo. Libere del venerdi’ mattina, non sono nè le prime o le seconde, bensi’ ci troviamo di fronte alle prove generali in vista delle qualifiche pomeridiane. Terza sessione di prove dunque, e cambiando l’ordine dei fattori, la somma non sembra cambiare. Perchè è pur vero che comandano il gruppo ancora Penske con Castroneves ed a seguire entrambe le KV Racing con ancora Will Power davanti al compagno di squadra, però vi è un dato di fatto incontrovertibile
KV
Indycar- Edmonton libere 1-2 Power-Servià davanti, sorprende Tracy
E’ la KV Racing al comando nelle prime libere disputatesi giovedi’ nel tracciato aeroportuale canadese (una novità assoluta per la Indycar, che eredita questo circuito dalla Champ Car). Nella fattispecie Will Power si piazza davanti al compagno Oriol Servià , l’australiano ,infatti, fa segnare un tempo di 1.02.3404 circa cinquanta millesimi di secondi meglio dello spagnolo. Dietro le Penske con Castroneves terzo distanziato di un decimo e mezzo.
Indycar- “St Petersburg Qualifiche- Kanaan il migliore”
Il brasiliano dalle origini libanesi Tony Kanaan, ha conquistato la pole position per la gara di St. Petersburg, circuito cittadino di circa 1.8 miglia di lunghezza. Il pilota della AGR 7-Eleven infatti è stato il migliore di tutti coloro che si erano qualificati per Q3, e con una prestazione eccellente si è assicurato la sua nona pole in carriera. I piloti erano stati precedentemente divisi in due gruppi calibrati per la prima sessione. Ogni schiera di piloti aveva a disposizione venti minuti complessivi per far segnare il tempo veloce che avrebbe permesso ad ognuno di loro di accedere alla seconda fase. I quindici più prestanti sono stati impegnati poi in una selezione durata un quarto d’ora. Ed infine i “Top Six” si sono giocati la prima posizione per partire davanti a tutti domenica pomeriggio (da noi in Italia verso sera inoltrata).
Quale è il futuro di Tracy?
La questione è semplice: Paul Tracy vuole la Indycar, e viceversa. Nonostante tutto l’accordo non si potrebbe concretizzare, perchè il canadese vuole correre per un team di rilievo che gli offra l’opportunitàdi vincere delle gare. La dipartita della Forsythe, oltre che un brutto contraccolpo per l’intero ambiente, getta anche ombre sul futuro di uno dei piloti più rappresentativi d’oltreoceano – diranno i maligni che lo è stato più per il suo carisma e per la personalità piuttosto che per i risultati ottenuti in pista negli ultimi anni.