MONTREAL 07.06.2008 Bisogna saper essere piloti per guidare tra i muretti canadesi, dove l’asfalto si autodistrugge come un messaggio segreto che non deve esser letto da nessuno. Sembra un sfoglia il bitume canadese, e solo i piloti, quelli veri riescono a centrare grandi risultati. Leggi Hamilton in pole, Alonso quarto e Rosberg quinto. Ma oltre alla bravura entrano in gioco una serie di fattori X che sembrano valere poco, e invece valgono molto. Come per Monaco si pronostica una gara bagnata, e gli investigatori meteo sono lì a scrutare il cielo più alla vecchia maniera che con in nuovi mezzi tradizionali, soprattutto in casa Ferrari dove i meccanici aspettano ancora la pioggia monegasca. Le gomme, invece, rappresentano il solito fattore X al cubo, in un espressione elementare, che poi tanto elementare non è. L’aerodinamica poi è il primo dei fattori X, per non parlare delle strategie a due o tre soste che incidono su tutti gli altri fattori incogniti, vedi gomme, aerodinamica e tempo.
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