N°1:”An vedi er Flavio!”

pitbabes1.thumbnail N°1:"An vedi er Flavio!"

Volevo far iniziare questa simpatica rubrichetta con l’anno nuovo, ma come al solito, davanti all’ispirazione nuda e cruda non potevo far altro che farmi trasportare dalla “voglia” di scrivere. “I promessi spoiler”, un nome buffo, vi chiederete: “ma cosa sarà sta roba?” Ve lo dico in breve, alzate le orecchie (solo le orecchie però), perchè essere piloti o lavorare nel mondo della Formula 1 non vuol dire soltanto avere soldi a palate, successo e possibilità di fare qualcosa che noi umani non possiamo fare, ma significa anche avere a disposizione quella che noi comunemente definiamo: “topa…e che topa”.

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N°1:”Fatti di un sogno di mezz’inverno”

inverno N°1:"Fatti di un sogno di mezz'inverno"

Buongiorno a tutti! Questo sarà il primo numero di una rubrica nata per i polemici. In tanti si ricorderanno infatti quel programma che fu di Vittorio Sgarbi: “Sgarbi quotidiani”. Il mio nome è Giacomo Sgarbossa, ma potete anche chiamarmi “Sgarbo”, un soprannome che in fin dei conti è soltanto un semplice e banale diminutivo del mio cognome: troppo lungo da scrivere.

Parliamo di corse, non potremmo fare altro, perché il blog ha questo tema ed io sono una persona che probabilmente vive soltanto per questo (e so di non essere l’unico).

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Formula 1- Nascar:”Il futuro di David Coulthard”

david-coulthard Formula 1- Nascar:"Il futuro di David Coulthard"

Che ormai correre in Nascar sia diventato il miglior modo per trascorrere la discesa della propria carriera è un dato di fatto già acquisito da tempo. Al suo interno vi è di tutto: un buon mercato che in gergo vuol dire “sponsor”, soldi a palate, un pubblico affiatato, un clima sereno, quasi goliardico, e la possibilità pure di rifarsi una reputazione vincendo qualcosa. D’altronde appesantire la bacheca di casa non fa mai male. Ci ha pensato anche David Coulthard,

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Race of Champions:”Ancora Ekstrom”

ekstrom Race of Champions:"Ancora Ekstrom"

E’ ancora Ekstrom il vincitore della Race of Champions. Un pilota completo, capace di spingere sullo sterrato come sull’asfalto, per questo non c’è da stupirsi se al momento rimane il migliore per questo genere di gare dove le componenti per andare forte sono soltanto tre: freddezza, fame e pulizia di guida.

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