Indycar- 500Indy- Anche Phil Giebler al via

giebler Indycar- 500Indy- Anche Phil Giebler al via

Si completa la griglia di partenza per la 500 miglia di quest’anno. Anche il pilota Phil Giebler parteciperà alla novantaduesima edizione della corsa dell’Indiana, con un nuovo team l’ “American Dream Motorsports”, nato dalle ceneri del “Playa del Racing”. Un pò di cronistoria della carriera di questo pilota.

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Indycar: 500Indy- Davey Hamilton al via con un’ altra scuderia

Davey Hamilton il pilota che si era accordato precedentemente con il Kingdom Racing per correre la 500 miglia, ha rescisso consensualmente il contratto firmato in precedenza, e firmato uno nuovo per correre per la scuderia di Tony George, la Vision, che per l’occasione schiererà tre vetture. Hamilton ha preso il via anche nel 2007 con … Leggi tutto

Le “classiche” della F1: 1985- Cronaca di una domenica monzese

1985-italia-monza-start Le "classiche" della F1: 1985- Cronaca di una domenica monzese

In prima fila Senna , Rosberg e Mansell, poi Piquet , Prost e i due italiani De Angelis ed Alboreto.
Allo start Senna brucia tutti e mentre Mansell prende la scia di Rosberg, da dietro Elio si intrufola fra Piquet e Prost. Questi dopo aver preso la scia del transalpino, riesce a passare la Brabham, seguito subito dopo dall’italiano della Ferrari. Alla chicane arrivano appaiati Rosberg e Senna , il primo ha la meglio , da dietro arriva Mansell a disturbare i due mettendosi all’esterno. Il brasiliano all’ interno è chiuso dal finlandese, e finisce sulla sabbia mantenendo però la seconda piazza; nelle posizioni dalla decima in poi è assoluta bagarre! Entrambe le Renault (Tambay e Warwick) passano Johansson, l’ Alfa Euroracing dello statunitense Cheever si ritrova attardata, mentre nei due giri successivi si ritroverà a viaggare subito dietro all’altra, guidata dal padovano Patrese. Le Ligier di Lafitte e di Streiff perdono tante posizioni, la Toleman di Ghinzani non riesce a partire dalla griglia, Jones con la Beatrice Lola riesce a passare alla prima curva un’ Osella, una Ram e una Minardi… Lauda si ritrova nelle ultimissime posizioni!

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Il sorriso rassicurante di Michele

michele Il sorriso rassicurante di Michele

L’immagine sorridente di Michele campeggia nei nostri ricordi . Giusto il tempo di dimenticarsi di come passa inesorabile e veloce il tempo , ritrovandoti consapevole di essere di fronte ad un passato che inizia a diventare troppo remoto. I pensieri sono il lato oscuro del nostro carattere. Comprendere la personalità che si cela dietro le nostre emozioni, credere di riuscire a carpirla da un’azione, dalle parole, dal minimo gesto, un cenno , un sorriso. Riusciremmo soltanto a conoscere tutto ciò con approssimazione. Latente per giunta. Fugaci ed inafferrabili. Tristi e melanconici. Appaiono qualificabili in tal modo quelli con cui ha dovuto convivere Alboreto nel corso della sua carriera. Ha sofferto la perdita di molti suoi compagni di avventura e questo è stato sempre un duro colpo da sopportare per un pilota che si è battuto sempre per la lotta alla sicurezza nelle competizioni agonistiche. Lo stordimento che aleggia su di noi fin da quando ci ha lasciati, non ci ha reso ancora consapevoli del tassativo distacco impostoci. Vola il tempo e dalla separazione avvenuta ormai sono passati ben sette anni . Ricordando sia l’uomo che il pilota .

Un casco giallo-blu, una visiera abbassata. Non lascia trasparire le emozioni sulla griglia di partenza. Dietro al suo “elmo” con cui si accinge a prendere parte alla battaglia, però, c’è l’uomo con tutte le sue paure e debolezze affrontate con una fierezza d’animo insita per natura in lui. Già un casco. Anche quello un doveroso tributo a chi se ne era andato ancora prima, per uno scherzo del destino e per la negligenza di alcuni. Il momento della verità, l’esperienza dello scontro antinomico tra la vita e la morte, quello in cui potenzialmente si spera, di dover assistere al trionfo ed alla sopraffazione della prima sull’altra. La miglior medicina contro rischi del mestiere, oltre al controllo ed alla freddezza, il non piegarsi mai e scendere a patti con un senso di morte interiore. La dura legge delle corse, continuare a correre sapendo che un tuo amico o compagno è morto o sta per morire mentre la storia della vita degli altri, la nostra, va avanti.

Una consapevolezza, il credere nell’amicizia vera, ha contribuito a rendere nel corso degli anni l’espressione del suo sguardo corrucciato, ormai consapevole dell’ineluttabilità dell’essenza fiebile dell’ esistenza, della logica del senso, della vita. Gilles,Riccardo, Elio, Roland, Ayrton. Ognuno con una propria storia diversa alle spalle. Tutti accumunati dallo stesso destino.

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Indycar: Indy500- Buddy Lazier torna con Hemelgarn

lazier Indycar: Indy500- Buddy Lazier torna con Hemelgarn

Ron Hemelgarn and Buddy Lazier ritorneranno assieme per competere nella 92esima edizione della 500 miglia di Indianapolis, prossima gara in programma per il campionato Indycar Series 2008. Lazier è stato il vincitore del prestigiosissimo appuntamento nel 1996, e nel 2000 ha conquistato il titolo IRL. Quest’anno sarà alla guida proprio della Hemelgarn, la scuderia che gli ha permesso di correre e trionfare in tante gara, e con il numero 91 tenterà di qualificarsi a quella che potrebbe essere la sua sedicesima partecipazione all’evento dell’Indiana.

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Indycar-Kansas commenti dopogara- Ganassi-HVM

indycar Indycar-Kansas commenti dopogara- Ganassi-HVM

GANASSI

La Chip Ganassi nella gara di Kansas, la Road Runner Turbo Indy 300, è sembrata la squadra meglio assortita, con una vettura altamente prestazionale. Tuttavia non è stata doppietta come ampiamente prospettato dopo le libere, qualifiche. Il team Target infatti è stato al comando per buona parte della corsa , ma Dixon ha dovuto cedere a seguito di una caution verso la fine, e dal gruppo è riuscito a risalire fino alla terza posizione. Wheldon è alla sua prima vittoria quest’anno, la seconda per la squadra dopo la bandiera a scacchi di Dixon ad Homestead nell’esordio stagionale. In cinque gare ci sono stati ben cinque piloti differenti sul gradino più alto del podio. Il distacco da Kanaan, rimasto costantemente negli ultimi venti giri a soli quatto decimi dal britannico, alla fine è risultato di ben due secondi per colpa di difficili doppiaggi in cui sono stati coinvolti la Dale Coyne di Moraes e la Vision di Carpenter. Wheldon è il primo pilota a trionfare per due volte qui in Kansas, non era successo nei sette anni precedenti.

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Indycar: Kansas gara- Wheldon vince nonostante un eroico Dixon

indycar-2008-kan-tm-0122 Indycar: Kansas gara- Wheldon vince nonostante un eroico  Dixon

Ci sono almeno cinque piloti che meritano l’attenzione nel dopo gara della Indy 300 di Kansas, quinto appuntamento stagionale del campionato Indycar Series 2008. Tra questi sicuramente c’è Wheldon che va a vincere prendendo il comando dopo la quarta caution generata da una toccata a muro di Buddy Rice verso il centosessantesimo giro. Per il britannico un record: fino ad oggi nessuno era riuscito a bissare un successo su questo ovale da un miglio e mezzo, per il pilota della Ganassi invece, dopo la vittoria l’anno scorso arriva il trionfo anche quest’anno, in circostanze del tutto diverse e particolari. Allora era stato lo stesso driver a dominare letteralmente la gara, domenica scorsa invece è stato il suo compagno di squadra Dixon a tenere le redini per quasi tutto il gran premio. E proprio l’australiano è stato autore di una rimonta grintosa dall’ottava posizione negli ultimi venti giri di corsa, quando , rimasto invischiato nel traffico susseguitosi alla tornata dei box dopo l’incidente del pilota della Dreyer&Reinbold, ha saputo destreggiarsi con grinta e carattere tra Mutoh,Andretti,Servia, Briscoe e Castroneves. Il suo distacco dai primissimi , Kanaan e Wheldon però è rimasto invariato sull’ordine dei quattro secondi nonostante le alte velocità raggiunte di 213 miglia orarie quando si trovava in terza posizione con ormai soltanto una manciata di giri da percorrere.

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Indycar: Kansas- libere e qualifiche: duopolio Wheldon-Dixon

 

dixon Indycar: Kansas- libere e qualifiche: duopolio Wheldon-Dixon

La gara del Kansas di fine aprile fa segnare due debutti importanti nella stagione 2008: Thomas Scheckter con il team satellite della Penske, la Luzco Racing, dalla livrea giallo-nera, mentre Camara Nieto prende il posto nella Conquest Racing che è stato fino alla gara di Long Beach dell’ottimo Perera. Andiamo ad analizzare l’andamento delle libere e delle qualifiche del fine settimana.

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Grand Prix Masters: Un ritorno?

f1-masters Grand Prix Masters: Un ritorno?

Il magazine Autosport di questa settimana riporta una interessante notizia, secondo la quale la serie, creata “ad hoc” per i piloti che hannno guidato le F1 negli anni Settanta ed Ottanta,  sarebbe pronta a tornare alla ribalta dopo il fallimento per mancanza di fondi economici e sponsorizzazione adeguata. Nel Novembre 2005 si è corso un solo evento giusto per iniziare, in Sudafrica. La stagione 2006 prevedeva quattro gare : Qatar, Monza, Silverstone, Kyalami, di queste solo l’appuntamento di Losail e di Silverstone si sono effettivamente corse. Nel 2007 la serie è definitivamente naufragata.

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