Valerio Lo Muzzo SINGAPORE 25.09.2010 Continua a brillare nella notte la stella di Sebastian Vettel. Il pilota tedesco risulta il più veloce nella terza sessione di libere, staccando di sei decimi Alonso, seguito a sua volta da Hamilton. Attardati, invece, i restanti pretendenti al titolo. Webber non va oltre il sesto tempo, preceduto da Massa e Rosberg, mentre … Leggi tutto
E’ passato da Monza questo mondiale, così come è passato Alonso, il suo ottimismo e la sua voglia di rilanciarsi. E’ passato Button, anche lui riscattatosi dal ritiro belga, mentre non è passato Hamilton, autoeliminatosi alla seconda variante. E’ passata anche l’ultima gara europea del 2010; adesso il circus vira verso i mari orientali. Ma prima passerà sotto il nostro giudizio. Ovviamente il solito. Ovviamente “Da 0 a 10”. Capitolo 14: Italia.
OSCHERSLEBEN 04.09.2010 Dopo la vittoria in gara 1 è ancora Dean Stoneman a dettar legge in Germania. Il pilota inglese conquista la sesta pole stagionale, precedendo di appena 56 millesimi, un ottimo Nicola De Marco.
L’attore principale della seconda sessione di qualifiche è stato il meteo. La pista, inizialmente bagnata, è andata via via asciugandosi al punto di poter montare le gomme slick per gli ultimi tentativi di fare il tempo.
HOCKENHEIM 04.09.2010 E’ Daniel Ricciardo il più veloce nella qualifica 1 del WSR che fa tappa in Germania. Il pilota australiano conquista la sua sesta pole stagionale precedendo di quasi tre decimi Esteban Guerreri tornato al top dopo l’acuto nelle prime libere.
Qualifica al millesimo per Aleshin, Lancaster, Salaquarda e Zampieri. I quattro drivers sono racchiusi in appena un decimo di secondo, con Aleshin a guidare il gruppo, chiuso dal pilota italiano facente parte del Ferrari Driver Academy.
E’ stato il gran premio di Lewis Hamilton, di Webber e di Kubica. E’ stato il gran premio delle trecento presenze di Rubens Barrichello, delle pazzie di Vettel, del suicidio di Alonso. E’ stato il gran premio che ha orientato la classifica mondiale in modo netto e deciso. E’ stato il gran premio più bello della stagione, e in quanto tale abbiamo il dovere di commentarlo e giudicarlo nel solito e consueto modo. “Da 0 a 10”. Capitolo 13: Belgio.
SPA 29.08.2010 Nemmeno la pioggia riesce a fermare Lewis Hamilton nella giornata in cui l’inglese torna in vetta alla classifica iridata. Basta un’incertezza di Webber al via, affinche Lewis prenda la testa della corsa per non mollarla mai più. Che via sia il sole o che via sia l’acqua.
29.08.2010 Lewis Hamilton trionfa in un altalenante gran premio del Belgio, caratterizzato, come prevedibile, dall’incognita climatica. Il pilota inglese, dopo aver colto l’incertezza iniziale di Webber, domina la gara dall’inizio, mentre i suoi rivali, ad eccezione dello stesso Webber, incappano in una no. Il pilota australiano riesce a conquistare il secondo gradino del podio nel … Leggi tutto
SPA 28.08.2010 Dettano legge le nuvole belghe, nella tre sessioni di qualifica. Dopo aver sfidato acqua, sole e vento, Mark Webber riesce a conquistare l’ennesima pole dell’anno, fermando il cronometro dopo 1’45”778. L’australiano sarà affiancato da un arrembante Lewis Hamilton, che negli ultimi secondi conquista la seconda piazza a soli 85 millesimi dalla pole.
SPA 28.08.2010 Dopo l’esploit di Alonso e della Ferrari nella giornata di venerdì, tornano alla ribalta sia le RedBull che le McLaren. Nella terza sessione di prove libere Mark Webber fa segnare il miglior tempo, seguito da Hamilton, Vettel e Button. Continua quindi il momento sì dell’australiano e del suo team che sembra non accusare le difficoltà annunciate alla vigilia. Il motore Renault, infatti, tiene testa ai rivali Mercedes e Ferrari; cosa che permette a Kubica di conquistare il quinto tempo, precedendo così le rosse di Alonso e Massa.
Abbiamo assistito ad un gran premio tutt’altro che noioso. Movimentato. Accattivante. Rigenerante. Abbiamo assistito all’ennesimo errore in casa RedBull, all’occasione colta dalla Ferrari, al flop della McLaren che ha riaperto il mondiale, in una lotta a cinque, in cui l’unico escluso è Felipe Massa. Abbiamo assistito, ancora una volta, al black-out in un regime che di sicurezza non è. Ruote volanti e crash in pit-lane hanno agitato ancor di più il cocktail ungherese, divenuto esplosivo quando Schumacher, Barrichello e il muro sul rettilineo sembravano un corpo unico. Abbiamo assistito ad uno spettacolo emozionate prima delle ferie estive. E prima di darci col meritato riposo giudicheremo nel solito modo quanto visto all’Hungaroring. Ovviamente “Da 0 a 10”. Capitolo 12: Ungheria.